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Seconda traversa, a sinistra nel viale, ci sta quel locale,
abbastanza per male, che chiamano trani a gogò. Si passa la sera scolando barbera, scolando barbera nel trani a gogò. C'è un vecchio barista, dall'aria un po' triste, che si gratta in testa poi serve il caffè e un toast a me, nel trani a gogò. Ci son quattro dischi, due tanghi una polka, un'antica mazurca, due mosci fox-trot e il twist non c'è, nel trani a gogò. Si passa la sera scolando barbera, nel valpolicella, la vecchia zitella cerca l'amor, nel trani a gogò. la la la la la la................................................. Nel trani a gogò, coro: "Nel trani a gogò." Chi gioca a boccette e chi fa a cazzotti, un vecchio a tresette ha perso il paltò, l'ha perso con me, nel trani a gogò. C'è un pregiudicato, uscito da poco, che spiega a un amico l'errore che fece e che pagò, nel trani a gogò. Si passa la sera scolando barbera, c'è il gruppo affiatato che intona stonato: mi sunt alpin, coro: "Mi sunt alpin." nel trani a gogò. La la la la la la............ Nel trani a gogò, coro: "Nel trani a gogò." Per far del colore, c'è il finto pittore, col finto scrittore che parlan di sè, tra sè e sé nel trani a gogò. C'è il tipo che in pista non sbaglia mai un passo, è un mezzo califfo, peccato che è zoppo, chissà se no, nel trani a gogò. Coro: "Si passa la sera scolando barbera." Scolando barbera, nel trani a gogò, nel trani a gogò, nel trani a gogò. |
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